Pasotti non ha un designer. La creatività è da sempre una questione di famiglia ma, al contrario di quel che si possa pensare, non è qualcosa che scorre nelle vene. È più una propensione a raccogliere l’ispirazione che proviene da viaggi, esperienze, incontri, oggetti e qualsiasi altra cosa faccia vibrare le corde delle persone.
Una sorta di entusiasmo che viene trasmesso anche a collaboratori, artigiani e fornitori di materie prime, tutti selezionati per manualità, estro e qualità del prodotto, secondo stringenti logiche di produzione Made in Italy.
È Nicola stesso a confermare che uno dei mantra di Pasotti è “se ti viene un’idea che pensi che possa essere bella non avere problemi, sviluppala che poi vediamo cosa salta fuori”.
Così, grazie a questa propensione alla libertà espressiva, oggi possiamo godere di impugnature a forma di teschio, raffigurazioni di animali esistenti o fantastici, diavoli e sarcofagi egizi, nonché di tessuti con decori floreali di ogni tipo, alcuni disegnati da Ernesta in persona più di 50 anni fa.
Un caos libero e entusiasmante, che Pasotti riesce a controllare dandogli la forma di un semplice ombrello.
Unico e inimitabile.