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ARTIGIANI / Malìa Lab

Malìa Lab

CATANZARO – ITALIA – STILISTA

La stilista calabrese Flavia Amato ha dato vita al suo atelier con la volontà di unire artigianalità e tessuti biologici innovativi. Per questa giovane modellista, la sfida è stata di conciliare stile ed eco-sostenibilità in un guardaroba elegante ed essenziale adatto a tutti i giorni.

Il risultato è stato ottimale ed ha riempito Flavia di orgoglio. Design accattivante, artigianalità e qualità di confezione, elementi portanti della moda Made in Italy sono stati associati a valori di sostenibilità ed etica in un mix innovativo di cui non ci si può non innamorare.

La malìa è un incantesimo, un potere magico al quale non si può resistere.

Se a questa parola si associa il fuso di un arcolaio viene subito da pensare alla favola de La bella addormentata, in cui una dolce fanciulla si punge con un fuso incantato e cade in un sonno magico e profondo.

Già, una favola. Questa è la chiave di lettura più adatta per comprendere Malìa Lab, brand di abbigliamento orientato al tessile naturale e nato nel 2016 in Calabria, in un piccolo paese di appena 2000 abitanti che si affaccia sulla costa ionica.

Qui ha inizio la storia di Flavia Amato, giovane stilista e modellista che, come nella Bella Addormentata, decide di svegliarsi dal lungo sonno incantato per trasformare in realtà il proprio sogno. Creare un atelier, dove unire il biologico e la moda, fondendole con la manifattura artigianale ed uno stile accattivante.

Flavia appena compiuti i 18 anni decide di andare nelle Marche per motivi di studio. Si laurea all’Accademia di Belle Arti e seguendo il suo istinto, frequenta un corso professionale di modellistica. Nel frattempo, inizia a lavorare in aziende terziste per grandi marchi e impara il mestiere, innamorandosene alla follia. 

Un amore che va di pari passo con il disincanto verso un certo modo di fare moda, artificioso e guidato da dinamiche di mercato troppo veloci.

Serve un nuovo incantesimo, che possa ammaliare nuovamente il cuore di Flavia. Così decide di fare le cose in modo diverso, genuino e sincero come la terra da cui proviene. Segue un corso di formazione per startup e, con l’idea di un atelier biologico, viene scelta fra le dieci realtà più innovative del piceno.

È il momento per realizzare il suo sogno. È tempo di tornare a casa.

Flavia ristruttura la vecchia bottega di famiglia, situata nel centro di Guardavalle Marina, e lì apre l’atelier Malìa. Inizia a disegnare e a confezionare abiti che possano attivare un intero processo di filiera. Per la realizzazione di tessuti a Km 0 coinvolge altri soggetti del territorio e recupera così terreni e sapere di inestimabile valore.

Malìa Lab utilizza canapa, seta, bambù, cotone, mais, lana, alpaca, latte, tessuti biologici certificati, realizzati con processi controllati che mirano ad ottenere un risultato qualitativo superiore, con il minimo impatto sul filato e sull’ambiente.

Fibre che fanno bene al pianeta e a chi le indossa, con grandi qualità traspiranti e da cui si creano tessuti ipoallergenici. Tessuti dai quali Flavia parte per creare abiti belli e speciali.

L’immagine del fuso inserito nel logo è stata scelta per la sua capacità di sintetizzare tanti significati. Esso esprime l’artigianalità, un ritorno all’antico, la scelta di tessuti naturali e filati tipici del paese.
Filati che hanno caratteristiche superiori alle fibre sintetiche e che sono soprattutto frutto di coltivazioni dell’agricoltura tradizionale. In altre parole, il fuso richiama al sapere fare a mano che è alla base del brand. Un simbolo terreno e legato all’immaginario collettivo.

Perché quando parliamo di Malià Lab, parliamo di tradizione e di modernità, di fashion e di sostenibilità. E, come nella Bella Addormentata, di un pizzico di magia.

Molto più che Made in Italy. Qui tutto è orgogliosamente Made in Calabria.

Dal nostro Magazine

ARTIGIANI / Malìa Lab

Malìa Lab - Abbigliamento italiano ecosostenibile

CATANZARO – ITALIA – STILISTA

La stilista calabrese Flavia Amato ha dato vita al suo atelier con la volontà di unire artigianalità e tessuti biologici innovativi. Per questa giovane modellista, la sfida è stata di conciliare stile ed eco-sostenibilità in un guardaroba elegante ed essenziale adatto a tutti i giorni.

Il risultato è stato ottimale ed ha riempito Flavia di orgoglio. Design accattivante, artigianalità e qualità di confezione, elementi portanti della moda Made in Italy sono stati associati a valori di sostenibilità ed etica in un mix innovativo di cui non ci si può non innamorare.

La malìa è un incantesimo, un potere magico al quale non si può resistere.

Se a questa parola si associa il fuso di un arcolaio viene subito da pensare alla favola de La Bella Addormentata, in cui una dolce fanciulla si punge con un fuso incantato e cade in un sonno magico e profondo.

Già, una favola. Questa è la chiave di lettura più adatta per comprendere Malìa Lab, brand di abbigliamento orientato al tessile naturale e nato nel 2016 in Calabria, in un piccolo paese di appena 2000 abitanti che si affaccia sulla costa ionica.

Qui ha inizio la storia di Flavia Amato, giovane stilista e modellista che, come nella Bella Addormentata, decide di svegliarsi dal lungo sonno incantato per trasformare in realtà il proprio sogno. Creare un atelier, dove unire il biologico e la moda, fondendole con la manifattura artigianale ed uno stile accattivante.

Flavia appena compiuti i 18 anni decide di andare nelle Marche per motivi di studio. Si laurea all’Accademia di Belle Arti e seguendo il suo istinto, frequenta un corso professionale di modellistica. Nel frattempo, inizia a lavorare in aziende terziste per grandi marchi e impara il mestiere, innamorandosene alla follia. 

Un amore che va di pari passo con il disincanto verso un certo modo di fare moda, artificioso e guidato da dinamiche di mercato troppo veloci.

Serve un nuovo incantesimo, che possa ammaliare nuovamente il cuore di Flavia. Così decide di fare le cose in modo diverso, genuino e sincero come la terra da cui proviene. Segue un corso di formazione per startup e, con l’idea di un atelier biologico, viene scelta fra le dieci realtà più innovative del piceno.

È il momento per realizzare il suo sogno. È tempo di tornare a casa.

Flavia ristruttura la vecchia bottega di famiglia, situata nel centro di Guardavalle Marina, e lì apre l’atelier Malìa. Inizia a disegnare e a confezionare abiti che possano attivare un intero processo di filiera. Per la realizzazione di tessuti a Km 0 coinvolge altri soggetti del territorio e recupera così terreni e sapere di inestimabile valore.

Malìa Lab utilizza canapa, seta, bambù, cotone, mais, lana, alpaca, latte, tessuti biologici certificati, realizzati con processi controllati che mirano ad ottenere un risultato qualitativo superiore, con il minimo impatto sul filato e sull’ambiente.

Fibre che fanno bene al pianeta e a chi le indossa, con grandi qualità traspiranti e da cui si creano tessuti ipoallergenici. Tessuti dai quali Flavia parte per creare abiti belli e speciali.

L’immagine del fuso inserito nel logo è stata scelta per la sua capacità di sintetizzare tanti significati. Esso esprime l’artigianalità, un ritorno all’antico, la scelta di tessuti naturali e filati tipici del paese.

Filati che hanno caratteristiche superiori alle fibre sintetiche e che sono soprattutto frutto di coltivazioni dell’agricoltura tradizionale. In altre parole, il fuso richiama al sapere fare a mano che è alla base del brand. Un simbolo terreno e legato all’immaginario collettivo.

Perché quando parliamo di Malià Lab, parliamo di tradizione e di modernità, di fashion e di sostenibilità. E, come nella Bella Addormentata, di un pizzico di magia.

Molto più che Made in Italy. Qui tutto è orgogliosamente Made in Calabria.

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