E poi a fargli scegliere, per pura curiosità, un corso di Arte dei metalli.
Il fuoco per l’oreficeria, accesosi in maniera casuale, è cresciuto inesorabilmente giorno dopo giorno, alimentato da insegnanti, esperienze personali, incontri e prime piccole realizzazioni.
Non un colpo di fulmine, quindi, ma di certo un grande amore.
E se chiedete a Devis quale sia stato il momento in cui ha capito di aver preso la strada giusta, ammetterà di non saper rispondere. Però vi dirà anche che si ricorda benissimo tutte le volte in cui ha pensato di non essere abbastanza bravo per questo lavoro, incertezze che l’hanno spinto a impegnarsi ancora di più.
Una risposta sincera, da cui traspare un profondo rispetto per la gloriosa tradizione orafa italiana di cui Devis è oggi degno e stimato rappresentante.